Risoluzione massima o risoluzione standard: quale scegliere? Avete sentito parlare di risoluzione nativa ma non sapete di cosa si tratta? Volete acquistare un videoproiettore ma non riuscite ad orientarvi nella marea di risoluzioni oggi presenti sul mercato? Non scoraggiatevi, la materia non è affatto complicata, e nella presente guida vi fornirò i rudimenti basilari che vi permetteranno di scegliere il dispositivo più adatto alle vostre esigenze.
Cosa si intende per risoluzione?
Andiamo per gradi, partendo dal concetto primario. La risoluzione è il grado di definizione di ciò che viene visualizzato sullo schermo ed è espressa dal numero di pixel che formano l’immagine. In sostanza più alto è il numero dei pixel e migliore sarà la qualità dell’immagine.
La risoluzione applicata ai videoproiettori
Ecco di seguito un elenco di tutti i tipi di risoluzione in circolazione applicati ai videoproiettori per poi analizzarli singolarmente:
- VGA: 640 x 480 (480 linee sullo schermo, ognuna delle quali composta da 640 pixel)
- SVGA = 800 x 600
- XGA = 1.024 x 768
- WXGA = 1.280 x 768
- SXGA+ = 1.400 x 1.050
- 720p = 1.280 x 720 (HD ready)
- 1080p = 1.920 x 1.080 (Full HD)
- 4k = 3840 x 2160
Il 640 x 480 è ormai desueto, mentre i due modelli successivi (SVGA e XGA) rappresentano la cosiddetta risoluzione standard o base, ovvero il formato 4:3, per intenderci quello della vecchia televisione analogica, con le classiche bande nere sopra e sotto l’immagine. WXGA e SXGA+ costituiscono invece il formato di transizione 16:10, molto comune per monitor di pc e notebook, apparso sul mercato nel 2003 e gradualmente sostituito dall’ormai diffusissimo 16:9.
Il 16:9 o widescreen oggi è senza dubbio il formato che offre la miglior qualità d’immagine. Per questo, se la volontà è quella di realizzare un piccolo Home Cinema, è assolutamente consigliabile acquistare un videoproiettore HD ready, o ancora meglio un Full HD.
In commercio esistono anche proiettori 4K con una risoluzione di 3840 x 2160 pixel (in pratica la misura doppia del Full HD, per questo sono detti anche Ultra HD). Al momento però non si può contare su una grande quantità di contenuti disponibili in questo formato, che è quello dell’immediato futuro, le cui potenzialità non sono state ancora del tutto esplorate.
Perché scegliere un videoproiettore con risoluzione massima
Prima di acquistare un videoproiettore è bene prendere in considerazione la risoluzione di ciò che si prevede di proiettare. Se siete soliti giocare ai videogiochi con una console di ultima generazione come una Ps4 o una Xbox One optate senza esitazioni per un proiettore Full HD che vi consentirà di ottenere delle immagini di livello eccellente. Stesso discorso se pensate di utilizzarlo per la visione di partite, contenuti di Pay tv, film e serie tv, dato che oggi la totalità delle pellicole e dei principali eventi sportivi viene prodotta in 16:9, l’aspect ratio senza dubbio più appagante per l’occhio umano.
Questa tipologia di apparecchi oggi resta pressoché confinata all’uso aziendale, in quanto il formato 4:3 resta preferibile per la presentazione di progetti, slide di Power Point, etc. In ambito domestico può dirsi ormai superata, a meno che non siate dei nostalgici dei videogiochi di prima generazione come Super Mario Kart o dei vecchi programmi televisivi in analogico.
Risoluzione nativa e risoluzione massima
Spesso sulle confezioni dei videoproiettori, nel riquadro dove sono elencate le caratteristiche tecniche, avrete notato la doppia dicitura “risoluzione nativa e risoluzione massima”. Vediamo di cosa si tratta.
La risoluzione nativa è la risoluzione effettiva del dispositivo, quella in cui i contenuti verranno resi. La risoluzione massima invece sta ad indicare che il vpr di riferimento supporta anche contenuti video di risoluzione superiore, salvo poi adattare l’immagine, attraverso degli scaling proporzionali, alla risoluzione nativa.
Per fare un esempio, un videoproiettore HD ready con risoluzione nativa 720p e risoluzione massima 1080p sarà in grado di accettare il segnale di un Dvd Full HD ma non sarà assolutamente in grado di rendere le immagini in 1080p. Scendendo nel dettaglio, il suo processore interno sarà capace di analizzare il video in entrata ma la risoluzione verrà convertita, potremmo dire downscalata, alla risoluzione nativa, comportando una notevole perdita di qualità dell’immagine.
Questo accade specialmente per i videoproiettori economici e a basso costo, spesso spacciati per dispositivi Full HD quando invece spesso hanno una risoluzione nativa notevolmente inferiore, HD ready o persino standard. Questa differenza deve essere ben chiara quando si acquista un videoproiettore.
Prezzi
Ovviamente il costo d’acquisto di un videoproiettore Full Hd non può che essere più elevato rispetto ad un prodotto con risoluzione inferiore. Come sempre la scelta di un vpr non può che dipendere dall’ambito di utilizzo previsto. Per cui ricordatevi che la risoluzione standard oggi è usata quasi esclusivamente in ambito business, mentre il 16:9 regna ormai incontrastato in ambito domestico.
Tuttavia, se siete alla ricerca di un videoproiettore da usare sia per la visione di film che per presentazioni aziendali, sappiate che esistono modelli che prevedono ambedue le risoluzioni, senza considerevoli variazioni di prezzo. Tramite un comodo selettore infatti potrete impostare all’occorrenza la risoluzione più idonea al contenuto da proiettare.