I videoproiettori a ottica corta che in più implementano la tecnologia full HD rappresentano un ottimo inizio per chi vuole rivoluzionare i propri spazi casalinghi dedicati all’home entertainment.
Di piccole dimensioni, maneggevoli negli spostamenti e dunque con un design “giocabile” nei più disparati ambienti, i proiettori a ottica corta hanno il pregio fondamentale di poter essere collocati anche a pochi centimetri dalla superficie di proiezione. Vediamo come è stato possibile realizzare questo piccolo miracolo della riproduzione delle immagini e sopratutto come è possibile ricrearlo ogni giorno sotto i nostri occhi.
La videoproiezione ieri…
Fondamentalmente, nel momento in cui la videoproiezione ha cominciato a prendere piede anche nel mercato dei privati, essa ha dovuto “sfondare” un recinto, che fino a quel momento teneva questa tecnologia relegata agli ambiti di proiezione professionale (alle sale cinematografiche, per intenderci, o anche alle sale di proiezione dedicate nei centri conferenze e nelle istituzioni scolastiche): e cioè la necessità di avere a disposizione spazi di decine di metri. A tanto, infatti, doveva giocoforza ammontare la distanza che separava l’ottica del proiettore dalla superficie di proiezione: diverse decine di metri che dovevano essere attraversate da quel cono luminoso il quale, generato da una sorgente posta generalmente ben in alto nella sala di proiezione, andava poi ad impattare su una grandissima superficie di proiezione, la cui uniformità poteva essere “aiutata” da supporti come per esempio degli appositi teloni.
Oggi questo scenario appartiene alla preistoria.
… e la videoproiezione oggi
Consideriamo la seguente serie di fattori:
- se intendiamo dotarci di un videoproiettore a casa, è abbastanza ovvio che non abbiamo a disposizione una sala cinematografica privata. Certo, se è vero che i più fortunati tra noi potranno godere di una “sala TV” più o meno riservata, per tutti gli altri basterà stabilire un unico punto di forza tecnico, e cioè un’adeguata distanza tra la seduta e la parete (sulla quale fino a pochi giorni fa troneggiava il più sottile degli schermi TV, ma su cui ora si materializzerà il piccolo miracolo della videoproiezione);
- una volta stabilita, anche approssimativamente, questa posizione reciproca, dovremmo scegliere dove collocare il nostro nuovo videoproiettore: il consiglio più semplice è di sistemarlo su un mobile basso proprio di fronte alla superficie di proiezione che abbiamo eletto. Esattamente in questo ci viene incontro la tecnologia dell’ottica corta, che adesso spiegheremo più nei dettagli;
- a seconda della nostra idea di intrattenimento domestico destinato al video, ci assicureremo che il nostro nuovo videoproiettore possa essere collegato a diverse “fonti”: gli apparecchi attualmente sul mercato possono essere tutti, alquanto rapidamente, collegati al Wi-Fi, quindi potranno attingere ai diversi repertori e contenuti direttamente online; possono ricevere contenuti da PC o da smartphone fisicamente presenti nella stanza; possono essere collegati alle varie consolle di gioco.
Che cosa significa “ottica corta”?
Ma entriamo nel vivo della caratteristiche fondamentale che, come si diceva, ha reso possibile il piccolo miracolo della videproiezione come al cinema nel salotto di casa nostra. Essenzialmente è avvenuto un enorme restringimento di dimensioni: è più piccolo e maneggevole l’apparecchio in sé, che ormai raggiunge la forma di una scatola da scarpe e anche meno, ma è anche ridottissima la distanza necessaria tra il proiettore stesso e la parete di proiezione.
Questa conquista tecnologica ha anche un altro lato positivo: pensate a quanto era sgradevole la sensazione di rimanere “abbagliati” da un proiettore. Con le tecnologie più datate, infatti, l’apparecchio doveva essere posizionato più lontano rispetto alla superficie di proiezione, e molto spesso questo comportava che, per disattenzione o per la necessità di spostarsi all’interno della stanza, un corpo si frapponesse proprio nel cono luminoso dell’immagine proiettata. Risultato: sulla parete compariva l’ombra della persona, la quale per giunta, se si voltava, rimaneva abbacinata dal raggio luminoso – un effetto che è stato dimostrato essere fortemente pericoloso per gli occhi.
Ebbene, la tecnologia dell’ottica corta o addirittura ultra-corta elimina questo problema alla radice perchè più breve sarà questa distanza, meno possibilità ci saranno che qualcuno possa o debba frapporsi tra il videoproiettore e la parete.
Quali sono i vantaggi del “full HD”?
Alla tecnologia dell’ottica corta si può accompagnare la possibilità di ottenere immagini in altissima definizione (è proprio questo il significato della sigla HD, cioè high definition) o in altre parole con una una elevatissima risoluzione: più questo valore sarà notevole, migliore sarà la resa dei dettagli dell’immagine.
Si ricordi che la tecnologia full HD comporta una risoluzione pari a 1920 x 1080 pixel.