I proiettori al giorno d’oggi possono essere ovviamente usati in tantissimi ambiti, dal professionale al ludico! Stanno prendendo piede ultimamente i modelli destinati all’home theater. Ma di cosa si tratta? Domanda interessante. Scopriamolo insieme!
Il videoproiettore
Iniziamo prima di tutto introducendo il protagonista assoluto di questa realtà: il videoproiettore. Cos’è? Semplicemente si tratta di un apparecchio elettronico atto a visionare video e immagini su una qualsiasi superficie di proiezione a nostra scelta – schermo, parete, muro, telo ecc -, e per fare ciò sfrutta un processo che prevede l’uso della luce. Tra i tanti e diversi modelli esistenti, alcuni sono specificatamente dedicati all’home theater.
Cos’è l’home cinema
Detto anche home theater, con questa definizione si racchiude semplicemente il concetto di riproduzione elettronica di programmi tv, film, concerti ecc nella propria abitazione, in modo da reiterare l’esperienza teatrale / cinematografica nel modo più pedissequo possibile, per aumentare il coinvolgimento dello spettatore. Sempre con questa etichetta si intendono i vari strumenti necessari a ricreare l’atmosfera e l’ambiente suddetta.
La storia dell’home cinema
Facciamo un piccolo passo indietro, per vedere come nasce questo fenomeno. Inizia più o meno negli anni Ottanta, in contemporanea con la diffusione delle VHS, dei Laser Disc e del Dolby Surround – per non parlare poi in seguito dei DVD, del Dolby Digital, della risoluzione HD e del Blu Ray -, tecnologie che portarono alla diffusione di questa pratica, in quanto permettevano allo spettatore di entrare di petto nell’azione dei film (qualità, grandezza, immagini, suoni, rumori ecc). Altro fattore a favore di questa diffusione fu il crollo dei prezzi dei sistemi audio, dei proiettori e delle tv.
Caratteristiche comuni di un impianto home cinema
Ovviamente non esistono leggi o regole per l’home cinema perfetto, si tratta semplicemente di consigli e ipotesi su come migliorare questa esperienza. In questo caso, il massimo della qualità sarebbe avere a disposizione una tv HD o di uno schermo delle dimensioni di uno da cinema come superficie di proiezione, per permettere l’immersione quasi totale dello spettatore nel media proiettato. Per quanto riguarda l’audio, la soluzione migliore sarebbe dotarsi di 6 o più canali audio distinti (Dolby Digital, DTS ecc) per pilotare altrettanti diffusori, 3 frontali – sinistra, centro e destra -, due dietro lo spettatore e un subwoofer per il canale audio LFE. Eppure non ci si deve preoccupare, si può avere un impianto home cinema molto più economico ma comunque valido! Bastano un lettore DVD, una TV SD e un sistema di altoparlanti surround con subwoofer, o un upgrade può prevedere un lettore Blu Ray, un PC home theatre (HTPC), schermo e proiettore HD, un ricevitore home cinema per pilotare 11 diffusori surround e 2 subwoofer. Da considerare anche la possibilità di godere del 3D, grazie ai televisori / proiettori, lettori e occhiali adatti a questi contenuti.
La tecnologia UHP
La lampada ai vapori di mercurio ad altissime prestazioni (1995) viene utilizzata spesso nei proiettori home theater, grazie al loro allineamento ottico, alla pressione dei vapori metallici nel tubo e alla presenza del ciclo alogeno (lampade alogene) atto a impedire che il tubo di scarica si annerisca.
La luce ambientale e l’home cinema
Come dicevamo prima, non è necessario spendere una fortuna per godere dell’esperienza cinematografica in casa. Infatti non preoccupatevi di dover riverniciare pareti e soffitto, o di dover modificare tappezzeria e pavimento; non è nemmeno strettamente necessario creare una stanza adibita solamente all’occasione! L’unica “preoccupazione” che dovete avere riguarda la luce ambientale, ovvero la luce emessa dalla proiezione che si riflette su pareti, soffitto, mobili e sedute.
Consigli per l’home theater
Di seguito cercheremo di offrirvi qualche dritta per potervi godere un delizioso film nel salotto di casa vostra senza alcun problema! Prima di tutto, come dicevamo prima, l’illuminazione è fondamentale: evitate finché possibile le fonti di luce sia esterne che interne (finestre, lampade, riflessi ecc). Inoltre, per quanto riguarda lo spazio adibito alla proiezione, sarebbe il massimo evitare le zone di passaggio, per evitare incidenti o continui spostamenti – pessimi per l’installazione e la configurazione del proiettore -, anzi, la soluzione perfetta sarebbe fissarlo al soffitto. Comunque e ovunque sia, l’importante è che sia posizionato il più possibile perpendicolare al centro della superficie di proiezione – schermo o parete che sia. Nessuna ansia però! Considerate che la maggior parte dei modelli ormai hanno le funzioni di correzione delle immagini, quindi se non vi è possibile seguire alcuni dei punti precedenti da noi indicati niente panico, si può risolvere tutto.
Considerazioni
Facciamo un attimo un passo indietro: consideriamo che non c’è solo il proiettore da considerare, ma anche il prodotto da proiettare. Infatti, se si intende riprodurre film – specialmente i classici – nel proprio home cinema, bisogna tenere a mente che la maggior parte di questi presente l’aspect ratio di 4 : 3, considerazione importante da fare prima di acquistare un modello di proiettore. Inoltre, se la risoluzione di base è di 1080 p (Full HD) bastano 1000 lumen nella lampada del proiettore per avere una riproduzione decente – da tenere a mente che il 3D riduce la luminosità della lampada. Altra accortezza sarebbe munirsi di proiettore dotato di uscita audio, così da poterlo collegare a un dispositivo Hi Fi, considerato che spesso gli altoparlanti dei modelli a disposizione del pubblico medio sono di media / bassa qualità.
Lo spazio per l’home cinema
Altro concetto abbastanza importante è considerare lo spazio da adibire a sala di proiezioni. Questi impianti infatti di solito occupano un bel po’ di spazio.
I componenti di un impianto home theater
Ovviamente, come dicevamo, il cuore di tutto è il proiettore, seguito a ruota dallo schermo – la scelta migliore, perché adatta alla proiezione prevista -, possibilmente che possa essere rimosso e installato in occasione delle proiezioni, in modo da evitare l’usura e lo sporco. Ovviamente anche la scelta dello schermo dipende da diversi fattori:
- Luminosità ambientale (buio completo / illuminazione parziale ecc);
- Dimensioni parete;
- Dimensioni proiezione;
- Distanza proiettore;
Altro elemento importante è il ricevitore audio /video: il cervello dell’impianto, grazie al cielo ormai buona parte dei modelli supportano il 3D e l’audio surround. Dopo il ricevitore viene il dispositivo fonte della proiezione (lettore DVD / Blu Ray, Smart TV, computer portatile, desktop ecc) a vostra scelta e discrezione: l’importante è che la risoluzione supportata sia come minimo Full HD (1920 x 1080 p). Probabilmente il componente più costoso dell’impianto sarà la parte audio, ma senza doversi svenare troppo. Cosa serve? Lo dicevamo prima: un subwoofer (altoparlante per i bassi) e 4 altoparlanti da mettere intorno alla postazione da spettatore, per replicare l’effetto onnidirezionale.
I cavi di collegamento per l’impianto
Se quelli citati prima sono i componenti fondamentali dell’impianto, gli organi fondamentali, per funzionare necessitano i giusti “capillari”, no? Perciò, anche i cavi non vanno assolutamente ignorati, considerato che non tutti i modelli supportano il wireless. Quali cavi servono?
- Cavo specifico per il subwoofer;
- Rotolo di cavo per gli speaker (al metro);
- Cavi HDMI (prezzo medio).
Elementi aggiuntivi per l’impianto
Giusto le chicche per aumentare la qualità dell’esperienza, ma niente di eccessivamente fondamentale: un telecomando universale, per semplificare il pilotaggio dei diversi dispositivi, la montatura a soffitto per il proiettore, pannelli fonoassorbenti e moquette per eliminare il riverbero ed isolare il resto della casa e infine un impianto luci che si possa abbassare gradualmente, come al cinema, per non causare uno shock eccessivo agli occhi e permettere alla pupilla di allargarsi lentamente e tende oscuranti per eliminare qualsiasi luce esterna.